LA CALABRIA STRAORDINARIA

Calabria

CALABRIA

LA CALABRIA STRAORDINARIA

LA CALABRIA ….Stiamo arrivandooo…quì troverete i posti magici dove trascorrere le vostre vacanze! 

una regione dove storia e paesaggio si fondono per creare un connubio estasiante, una regione intrisa di gioia di vivere, dove anche l’aria che si respira sollecita il buon umore. La regione con alcuni dei luoghi balneari più belli del mondo, sormontata dai monti della Sila e dalla irrompente energia della sua gente. Una terra che vale la pena visitare anche solo per assaggiarne le delizie enogastronomiche. Una terra dalla quale ogni turista torna con qualcosa dentro…».

Partiamo dal nome: Calabria. Il termine viene dal greco “Calos” buono e “rheofluo” ovvero Brjo, che vuol dire emanare o scaturire. E sono stati gli antichi greci che di qui passarono a chiamarla così, per la grande abbondanza di cose buone e necessarie all’uomo che in essa spontaneamente si trovavano.

Scipione Mazzella, storico napoletano, motivando tale decisione, nella sua descrizione del “Regno di Napoli” del 1601, nel capitolo “Calabria Citra, Quinta Provintia”, così riporta: «Non si trova parte non dirò in Italia, ma in tutta Europa che possa contendere con questa, non essendo veramente cosa niuna necessaria alla vita humana che si desideri per delitie, che non si trovi in gran copia e con ogni perfetione; Talchè corrispondendo d’ogni parte gli effetti convenienti al suo nome si vede chiaramente che la natura istessa si sia più rallegrata in lei, dotandola di tante gratie, che in qualsivoglia altro paese».

Ma la cosa non finisce qui, oltre alle “deliziose condizioni ambientali esistenti” citate dagli scrittori antichi, a esaltare ancora di più questo immenso patrimonio che madre natura ha voluto benevolmente donare ai calabresi, ci si mette pure il New York Times. Il giornale statunitense ha designato  la Calabria tra le 52 mete turistiche imperdibili, unica regione italiana in lista.

Ed è La Repubblica a riportare: “Dalla tradizione alla sperimentazione gastronomica contemporanea, il giornale americano sottolinea come la cucina calabrese di oggi non si basi solo sulla notissima ‘Nduja e sull’incredibile produzione di Bergamotto, ma anche e soprattutto sull’agricoltura biologica e la riscoperta di vitigni autoctoni”.

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