Un Progetto Culturale tra la Germania e la Calabria
Un progetto Culturale tra la Germania e la Calabria, non posso che non scrivere un Articolo su questa notizia, mi riguarda direttamente e sono fiero
di aver contribuito alla realizzazione, mostrando che fare rete e portare nuove collaborazioni tra
Germania e Calabria è possibile.
Questo è un progetto a cui ho lavorato, per passione, per senso di dovere nel promuovere la mia
Terra, da circa 1 anno e mezzo. L’amicizia nata con l’Ing. Giancarlo Lombardi che vive e lavora in
Germania a Monaco di Baviera, nonché scrittore, ricercatore e studioso non solo di Matematica
(di cui ha ultimamente elaborato la soluzione del Teorema di MALFATTI
https://link.springer.com/article/10.1007/s12215-022-00759-2) , Lingue antiche e Letteratura
Storia e Religione.
https://youtube.com/shorts/c0RKpf0ljFs?feature=share
Quando mi inviò la sua opera dove illustrava chiaramente nuovi scenari sull’influenza dell’Abate
Calabrese Gioacchino da Fiore sulla Divina Commedia, ne rimasi contento e onorato, e non ho
esitato ad accogliere il suo desiderio di esporre questa Teoria e la sua opera generale di fronte
alle spoglie del Santo Abbate a San Giovanni in Fiore.
Definisco “Santo” Gioacchino da Fiore perché realmente stanno lavorando per poter far sì che
questo si realizzi, e perché gli va riconosciuto il reale valore.
https://www.beniculturali.it/evento/e-lucemi-da-lato-gioacchino-da-fiore-e-dante-alighieri
Il Grande lavoro svolto dal Centro Internazionale Studi Gioachimiti guidato dal Presidente Prof.
Riccardo Succuro e dal suo direttivo porterà sicuramente a questo riconoscimento.
Ricollegandomi a ciò che ho scritto sopra, decisi di incontrare il Prof. Riccardo Succurro che
ringrazio di avermi accolto nell’estate scorsa a San Giovanni in Fiore e dove ho potuto consegnarli
l’opera e chiedere di concedere la richiesta dell` Ing. Giancarlo Lombardi di cui mi sono fatto portavoce. Il Prof. Riccardo Succurro prese in visione la mia richiesta e mantenne la promessa datomi di accogliere l` Ing. Giancarlo Lombardi in un seminario ufficiale coordinato dal Centro Studi Internazionale Gioachimiti a San Giovanni in Fiore davanti alle spoglie dell’Abbate.
Questo è il Comunicato che è stato pubblicato qualche giorno fa:
GIOACCHINO DA FIORE E IL CENTRO STUDI GIOACHIMITI – “SIMBOLI GIOACHIMITI NELLA
POESIA DI DANTE”, è il titolo del seminario organizzato dal Centro Internazionale di Studi
Gioachimiti che si terrà venerdì 5 maggio 2023, alle ore 17. Relazioneranno Giancarlo Lombardi,
autore del saggio “L’estetica dantesca del dualismo”, e Giuseppe Riccardo Succurro, presidente
del Centro; l’evento sarà moderato da Saverio Basile, direttore de Il nuovo Corriere della Sila e
vicepresidente del Centro Studi. Lombardi parlerà de “L’estetica dantesca del dualismo”, un
saggio ambizioso che si propone di chiarire frasi, allegorie e personaggi della Divina Commedia,
un’opera animata dalla simbologia e dalla tensione profetica di Gioacchino da Fiore, derivate a
Dante attraverso il particolare gioachimismo diffuso negli ambienti e nelle opere dei Francescani
Spirituali. Succurro si soffermerà sulla Tavola XIII del Codice di Reggio Emilia, Il Salterio dalle
dieci corde.
In questa immagine del Liber Figurarum, una verde corona di petali è disposta, come in un fiore,
intorno all’apertura centrale della cassa armonica, a rappresentare l’intera Chiesa contemplante e
adorante unita nel canto di lode. Dante nella terzina iniziale del XXXI Canto del Paradiso riprende
questa figura gioachimita raccogliendo intorno alla Trinità tutti i cori angelici e l’intera Chiesa
trionfante, quella dell’Antico e quella del Nuovo Testamento:
“In forma dunque di candida rosa/
mi si mostrava la milizia santa/
che nel suo sangue Cristo fece sposa”.
L’iniziativa si svolgerà nella Sala didattica del Centro Studi, ubicata nell’ala monastica dell’Abbazia
Florense di San Giovanni in Fiore.
L’Ing. Giancarlo Lombardi ha sempre manifestato un particolare interesse verso il nostro Abbate
e lo dimostrano i suoi continui post sui social di cui ultimo che voglio condividere con Voi:
Qui devo per forza condividere e aggiungo il commento, “inveggiando” a “cotanto paladino”.
Qui sono davvero chiamato in causa. Il 5 maggio sarò dal Santo Abate a San Giovanni in Fiore per
spiegare come lui è l’ispiratore dell’ossatura del Poema e non di parti isolate. Che sia a fianco di
San Bonaventura non è casuale, in quanto lo influenzò profondamente, come Dante aveva colto e
il compianto papa Benedetto XVI ha mostrato. La sua dottrina non fu affatto combattuta, ma
considerata a sé stante. Giovanni XXII, alluso nel Canto con le immagini legate alla vigna, attaccò i
francescani spirituali, che delle idee di Gioacchino e Pietro Olivi erano imbevuti.
Tutti gli altri nomi non sono messi là a caso ma sono teologi studiati dal Poeta. Inoltre è un’allusione al catalogo dei peccati formulato da Innocenzo III nel De Miseria Humanae Conditioniis, che influenzò anche la
stesura dei primi canti dell’Inferno. Innocenzo nel IV Concilio Lateranense del 1215 condannò
alcune visioni trinitarie dell’Abate, ma San Bernardo, fondatore dell’ordine cistercense di
Gioacchino, introduce Dante a Dio. In doppio senso Dante addirittura col puntatore proprio di
Dio, 7, 142, “inveggia” a lui, “cotanto paladino”, autore in “discreto latino” di testi ben studiati a
Santa Croce a Firenze, anche se il senso letterale è dato, ma la sequenza mi sembra
inequivocabile. Paladino poi allude alla Chanson de Roland e alle lotte contro la “bestia saracena”,
tema caro al Santo Abate e ai suoi seguaci, come Pietro Olivi. Finalmente sarà reso merito a
questo teologo originale e grande mistico, che mi ha letteralmente cambiato la vita, esattamente
come cambiò quella di Durante di Alaghiero.
https://www.parisesilvestroofficial.it/le-castella-e-la-cultura-2021/
Grazie infine a te Ing. Giancarlo Lombardi per aver avuto fiducia nella mia persona e per avermi
omaggiato e reso partecipe della tua immensa Cultura ed Intelligenza.